personaggi storici

S. Puccini, Lettere a Riccardo Schnabl, Milano 1981; G. P. Chiodini, Il maestro Giacomo Puccini e l'amico Riccardo Schnabl, articolo pubblicato in, Il Messaggero Umbria, 6 gennaio 2009.



Monte del Lago
ROSSI SCNABL RICCARDO
Nato a Perugia nel 1872, Riccardo Rossi Scnabl era un musicologo, appassionato di lirica ed amico fraterno di Giacomo Puccini. Come pochi altri legato al mondo del melodramma, ai sui fasti, ai più grandi teatri del mondo, agli autori ed ai cantanti più celebri del primo Novecento, egli fissò la sua dimora per quasi quaranta anni, dal 1890 al 1927, a Monte del Lago. Le notizie più importanti su di lui (figlio di Leopoldo Schnabl, ebreo di origini austriache e di Elvira Rossi perugina), ci arrivano postume dalla lettura delle 154 lettere che a lui scrisse Giacomo Puccini negli anni 1910-1924. Le Lettere a Riccardo Schnabl,pubblicate a cura di Simonetta Puccini, ci descrivono un uomo colto, raffinato, poliglotta, un personaggio internazionale che, tornato in Italia da Buenos Aires ancora giovanissimo ma già molto ricco, scelse di vivere intensamente gli anni della Belle Epoque, frequentando i più prestigiosi alberghi d’Italia e d’Europa per poter seguire sistematicamente spettacoli e protagonisti del melodramma, del quale divenne conoscitore profondo e critico apprezzato.A Monte del lago, quasi a picco sulle acque del Trasimeno, nel 1890 Riccardo Rossi Schnabl realizzò la residenza che porta ancora il suo nome, Villa Schnabl, in stile liberty austriaco, facendone una sorta di tappa obbligata per tanti personaggi della cultura e dello spettacolo. L’improvvisa morte di Puccini nel novembre 1924, vissuta emotivamente da Schnabl che più volte aveva fatto visita al maestro nell’Ospedale di Bruxelles, risultò per lui determinante. Già scosso da un’altra morte, quella della amatissima moglie, Giulia Lusardi (Lia) – il grande amore della sua vita, venuta a mancare giovanissima, a soli 27 anni, dopo solo sei mesi di matrimonio –, Schnabl nel 1927 vendette la villa di Monte del Lago ai fratelli Palombaro di Roma e trasferì la sua residenza da Magione, dove aveva ricoperto anche la carica di consigliere comunale, a Parigi. Qui rimase per almeno un decennio, interessandosi di lirica e di arte. Non più giovanissimo ritrasferì la sua residenza in Argentina, a Buenos Aires, quasi sicuramente per seguire da vicino interessi economici ereditati dalla famiglia, anche se poco amava il clima argentino. Fin dagli anni precedenti la Seconda Guerra mondiale, avvertì forte il desiderio di riallacciare legami con Perugia, la città che gli aveva dato i natali e forse progettò di tornare a vivere in Italia. In più occasioni espresse il desiderio persino di riacquistare la villa di Monte del lago; ma la morte lo colse impreparato, il 13 gennaio 1955 a Roma, in quell’Hotel Excelsior che si apprestava a diventare il mito della Dolce vita. Di Schnabl, oltre alle opere d’arte, a partiture musicali originali ed autografe e tanti libri donati ad alcune istituzioni perugine (Università per Stranieri, Comune e Conservatorio Musicale) ci resta la splendida villa di Monte del Lago che presto verrà aperta al pubblico e l’imponente tomba di famiglia nel Cimitero monumentale di Perugia, nella quale domina il bellissimo bassorilievo in marmo,"La Raffica dello scultore Pietro Canonica, con il quale Riccardo volle immortalare, fedelmente e a grandezza naturale, la giovane moglie prematuramente scomparsa.

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