Edificata nel secolo XIII se non in quello precedente, la prima menzione di questa chiesa si ha all'inizio del Trecento, quando appare alle dipendenze dell’episcopato perugino. A quanto sembra essa fu destinataria di un legato di 50 fiorini, disposti da Niccolò figlio di Niccolò di Giacomo Piccinino nel suo testamento dettato nel 1496. Ingrandita all’inizio del secolo scorso, questa struttura religiosa svetta sul piccolo insediamento e il suo campanile, su cui è collocato un orologio, funge da punto di riferimento per l’intera campagna all’intorno. L’ampliamento novecentesco ha visto la costruzione del transetto e dell’abside al fine di meglio accogliere la popolazione al suo interno. Sull’altare maggiore domina il bel crocefisso seicentesco, a quanto sembra portatovi dopo la rovina occorsa alla chiesa di S. Maria dei Cerisoli che, a quanto sembra, si trovava all’esterno delle mura castellane di Antria. Il Crocifisso, come vuole la tradizione di queste zone, è venerato solennemente con feste giubilari ogni venticinque anni.