Musei/luoghi culturali

Un diario dell’Ottocento. Il Giornale magionese di Giuseppe Fabretti, a cura di G. P. Chiodini, Perugia 1997


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Magione
ARCHIVIO STORICO DEL COMUNE DI MAGIONE
Il 1823 è una data che segna per il comune di Magione un evento di particolare rilevanza: proprio in quell’anno, infatti, l’archivio storico comunale venne trasferito da Passignano sul Trasimeno a Magione, dopo 16 anni di permanenza nella cittadina lacustre. I documenti erano stati conservati a Montecolognola fino al 1807 quando, a seguito della denuncia fatta dal visitatore apostolico che segnalava alle autorità pontificie lo stato di degrado in cui i magionesi custodivano l’archivio, si decise di trasferirli a Passignano. Per il trasporto furono adottate scrupolose misure precauzionali che prevedevano, addirittura, il ricorso ad una scorta armata per il timore che si tentasse di impedirlo. Nel 1809 le truppe napoleoniche invasero per la seconda volta lo Stato pontificio e, insediatosi il Governo francese nel maggio dello stesso anno, Magione e Passignano furono riunite sotto un unico Maire (sindaco) con sede amministrativa in questa seconda località. Restaurato il Governo Pontificio dopo la caduta dell’Impero francese nel 1814, Passignano fu nuovamente designata capoluogo e sede del Governatore. Ma nel 1820, per una serie di motivi legati alla scarsa idoneità dei locali governativi, alle discordie tra gli abitanti e all’aria malsana, la sede tornò a Magione, assieme alla pretura, il tribunale e le carceri. Tre anni dopo, «la gloria di Passignano, per circa 16 anni avuta col possedimento dell’archivio cessava»; infatti, il primo ottobre del 1823, a seguito dell’emanazione del «Motu Proprio» di Pio VII, si ordinò che gli archivi fossero sistemati nei capoluoghi di Governo. L’archivio storico comunale venne così collocato definitivamente a Magione. Riordinato nella prima metà degli anni ’70 del secolo XX, è oggi fruibile grazie all’inventario ultimato nel 1976 e ancora in forma dattiloscritta.

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