Chiese

G. Riganelli, Religione e strutture religiose in area magionese dall’antichità ai primi secoli dell’età moderna, in Magione: venti secoli di storia, cultura, ritratti e spiritualità, Magione 2001, pp. 1-177.



Magione
CHIESA DI SANT'ANTONIO DI PADOVA
Edificata sul finire degli anni ’50 del Seicento, nel 1661 colui che aveva promosso l’erezione di questa chiesa sostenendone tutti gli oneri, Francesco Maria Ondedei, chiese al vescovo di Perugia di farla officiare. A fronte di tale richiesta si ebbe un sopralluogo presso la struttura e, trovatala idonea, fu concessa la licenza di officiarla. Di lì a poco si ebbe anche la nomina dell’officiante e la scelta cadde su don Gianfranco Ricci che, stando alla relazione della visita del vescovo di Perugia, Luca Alberto Patrizi, del 1669, doveva celebrarvi messa due volte la settimana. Sempre da questo documento si apprende che l’altare era sprovvisto di pietra sacra e il presule diede ordine di apporvela. Nel corso della seconda metà del Seicento si costituì la confraternita di S. Antonio alla quale spettava la nomina del sacerdote officiante presso questa chiesa. Sempre in questo periodo, o all’inizio del Settecento, la struttura fu dotata di altri due altari oltre a quello principale: uno dedicato a S. Barbara e l’altro alla Resurrezione, presso il quale doveva apporsi l’immagine del Salvatore. La statua lignea di S. Antonio che nella prima metà del secolo XIX si trovava sull’altare principale, doveva essere ben più antica e forse fu collocata all’interno della struttura fin dalla sua erezione o negli anni immediatamente successivi. Ancora oggi la domenica successiva alla festa di S. Antonio di Padova si svolge una festa presso la piccola chiesa.

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