eventi e feste

P. Pagana, Segavecchia e Carnevale a Magione nel XX secolo, Magione 2002.



Magione
IL CARNEVALE
Tra le prime azioni concrete dell’associazione turistica Pro Magione all’indomani della sua costituzione, avutasi il 6 marzo 1960, vi fu il forte impegno nel contribuire in maniera diretta al carnevale magionese. Fu infatti la Pro Loco che realizzò il pupazzo di Toni, figura caratteristica del carnevale magionese, che muoveva la testa e le mani come si trattasse di un burattino, benché le dimensioni non erano certo le stesse. Il pupazzo, infatti, era seduto su una grande seggiola collocata sul retro di un furgone e la sua statura superava abbondantemente i due metri. Questo ha consentito all’associazione di prendere le redini della manifestazione che, nel corso degli anni ’60, si arricchì ulteriormente. Infatti a quei pupazzi già acquistati dal carnevale di Foiano della Chiana dalla Società Operaia di Mutuo Soccorso, se ne aggiunsero degli altri acquistati sempre a Foiano da parte della Pro Loco. Da questi anni in avanti, seppure con alti e bassi, il carnevale di Magione ha sempre costituito un punto di riferimento per tutti i bambini e dal 2005 si è voluto incentivarlo ulteriormente. In collaborazione con la TFU di Mario Mirabassi e la Scuola Media «G. Mazzini» di Magione, sono stati costruiti otto grandi mascheroni raffiguranti i personaggi che danno vita al processo a Toni e questi, insieme alla maschera locale, vengono fatti sfilare per le vie del paese sopra dei carri. La festa si svolge l’ultima domenica di carnevale, quando per le vie del paese sfilano i carri allegorici e i bambini mascherati. Alla fine della sfilata, giunti in piazza G. Matteotti, Toni viene processato in quanto incarna tutte le malefatte dei magionesi e, per tale motivo, viene condannato ad essere bruciato. L’esecuzione della sentenza, come ormai è tradizione, si ha il martedì successivo, sempre nella pubblica piazza.

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