Attività

"Mappa di comunità di San Feliciano", Città della Pieve 2012.


San Feliciano
LA RETE A FILÈT

Il ricamo sulla rete a filèt è comparso circa nel 1890; fu la signora Adriana, nata a Venezia, moglie di Anselmo Cesaroni (fondatore nel 1913 della scuola piloti di idrovolanti di San Feliciano) coetanea ed amica della marchesa Guglielmi di Isola Maggiore, che insegnò ad un gruppo di fanciulle del paese l'arte del ricamo su rete. Fino ad allora alcune delle reti fatte dalle donne del paese venivano utilizzate come "moscaiole" sulle finestre delle loro case con dei piombi in fondo.

Ricamare le reti è come ritrovare il sapore delle cose antiche, è riscoprire le tradizioni tipiche di San Feliciano che nel tempo gli hanno conferito una sua identità.

Il filèt a modano nasce dalla trasformazione di un'arte tanto antica quanto di uso quotidiano cioè quella di confezionare a mano le reti da pesca.

È proprio la rete, infatti, creata nodo dopo nodo con nolbi (pezzi di cannuccia che costituiva l'unità di misura della maglia così che le maglie fossero tutte uguali) e achecelle (ago specifico per la tessitura e la riparazione delle reti che ogni pescatore custodiva gelosamente nel taschino) la base su cui vengono ricamati a punto tela i disegni che servono poi per confezionare tende, cuscini, tovaglie… oggetti di "trasparente bellezza".

Si deve alla Pro Loco e ad un gruppo di signore del paese, pronipoti di quelle fanciulle, la nascita di una Scuola di ricamo. Un progetto in grado di tramandare alle generazioni del terzo millennio questo importante patrimonio culturale.

Quale futuro per il ricamo? Sicuramente sarà necessario mettere "in rete" il filèt a Modano di San Feliciano con le altre scuole presenti nel Trasimeno, in particolare quelle di Isola Maggiore e di Panicale; inoltre la scuola andrebbe collocata in un posto "idoneo" che le dia maggiore visibilità e che la ricolleghi anche "fisicamente" alle antiche reti dei pescatori, a tale scopo il posto ideale è senza dubbio il Museo della Pesca.


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