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 Volumi scritti daRaffaele Marchesi Testo latino dei tre libri della "Trasimenide” di Matteo dall’Isola (1843) Studi sopra i Libri della Repubblica di M.Tullio Cicerone (1853) Il Cambio di Perugia: considerazioni storico-artistiche (1854) Delle Orazioni scelte di M.Tullio Cicerone (1856) Regolamento per le Scuole notturne in Perugia (1860) | Con l’aiuto di altri cultori di memorie patrie, si fece inoltre promotore della biblioteca storica perugina. L’abate Raffaele Marchesi sostenne sempre l’esigenza di una società basata sul liberalismo moderato, su un connubio equilibrato tra cristianità e progresso, ideale comune a un clero liberale ed ai laici moderati. Il 16 dicembre 1863, in qualità di Presidente del Consiglio di Direzione stilò il Manifesto della Società di Mutuo Soccorso tra gli insegnanti dell’Umbria, che mirava a garantire a questo ceto sociale una qualità di vita dignitosa e priva di stenti. Il 31 marzo 1868 il Comune di Perugia gli concesse una medaglia d’oro quale riconoscimento dei suoi indiscutibili meriti per l’opera svolta nel campo dell’istruzione pubblica. La medaglia in realtà fu data ai suoi eredi nel 1874, tre anni dopo la sua morte. Colpito già da tempo da una grave malattia alla spina dorsale che gli impediva l’uso delle gambe, don Raffaele Marchesi si spense l’8 luglio 1871 e, per sua espressa volontà, volle essere sepolto nel cimitero di Magione. A dimostrazione del suo legame indissolubile con il proprio paese lasciò scritto che "la terra nativa ha delle dolcezze pur dopo la morte”. Nonostante le polemiche scaturite intorno alla sua persona, il Marchesi può essere considerato come il maggior letterato che Perugia ebbe a metà dell’Ottocento. Fu molto apprezzato e ricercato nei circoli intellettuali perugini, non solo per le sue qualità di scrittore erudito ed elegante, di abile conversatore, ma come una delle menti di più alto ingegno che operarono in quel periodo.
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